Ho cominciato anni fa a disegnare qualche piccola illustrazione per un paio di libri che sto scrivendo e che parlano di cinema. Dopo aver visto che i ritratti risultavano molto somiglianti, ho realizzato qualche dipinto su tela e su tavola, utilizzando le stesse tempere acriliche che avevo adoperato sul cartoncino.

Tutti i lavori sono stati fatti con la tecnica della “separazione dei toni”,  variando il numero dei toni a seconda del soggetto, da un minimo di due a non più di sei. Allontanandosi dalle immagini, l’occhio tende a creare le sfumature mancanti, fino a che non si vedono più le varie campiture, e i ritratti sembrano a tono continuo. Al contrario, avvicinandosi, si arriva ad un punto in cui si vedono solo macchie di colore senza forma apparente. Effetti che derivano dai miei trascorsi di grafico e art director.

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